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Fomez Antonio


Portici – Napoli, 1937
Nel lavoro di Fomez è presente un elemento fortemente concettuale. Nei primi anni 60 è forse il primo in Italia ad elaborare un proprio linguaggio Pop, attingendo alle immagini delle riviste d'epoca, delle prime pubblicità (i Caroselli), dei fumetti, delle figurine Panini, delle riproduzioni dei Maestri del Colore ed. Fabbri (la prima grande occasione di diffusione di immagini artistiche).
"Fomez trasferisce letteralmente l'immagine da un contesto all'altro adottando una tecnica il più possibile aderente a quella delle sue fonti, operando per via di citazione e accumulazione, di giustapposizione e riporto....Si tratta di una scelta radicale, tra le più estreme, dal punto di vista specificamente pittorico, nel panorama italiano di questi anni."
Negli anni successivi si dedica particolarmente alla decontestualizzazione di immagini famose nella storia dell'arte con alcuni cicli dedicati a Bruegel, Courbet, Velasquez, Picasso ma anche alle nature morte del 600 napoletano (Ruoppolo, Recco), al Rosso Fiorentino.


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